La lingua ciukota è parlata dai Ciukci, che abitano la zona estrema nordorientale della Siberia, sull’Artico, nella regione di Magadan (circa 12.000 persone). Viene scritta solo dopo l’introduzione di una scrittura (sulla base dell’alfabeto russo), nel secolo XX.
Del 1932 è il primo sillabario ciukoto. La lingua ciukota è una lingua paleoasiatica, poliagglutinante, parlata anche nella zona dei Korjaki e nella Kamciatka nonché in alcune estreme regioni della Jakuzia.
A parte le testimonianze di una letteratura folkloristica (canti sciamanici, canti lirici, favole ecc.) la letteratura ciukota si è formata sul modello della letteratura russa classica e di quella sovietica.
A metà del nostro secolo sono apparsi alcuni scrittori interessanti. Il principale è Jurij Rytkheu (1930), autore di numerosi romanzi e noto anche in Italia (dove alcuni suoi lavori sono stati tradotti e dove ha ricevuto un premio). Fra i suoi romanzi di particolare rilievo il sogno all’inizio della nebbia.
Altri scrittori ciukoti furonoo V. Jatyrgin (1919),V. Keulkut (19291963), il primo poeta, nel senso moderno del termine, del popolo ciukcio, A. Kymytval (1938), V. Tygmetuvge (1935-1965), V. Tyneskin (1945),V. Vargirgin (1939) e altri.
Jatyrgin ha elaborato opere in cui tratta il problema dell’educazione del popolo ciukcio e della trasformazione della loro piccola società in corrispondenza con il mondo moderno.