La lingua adyghè o circassa è una lingua caucasica del gruppo abkhazo-adyghè della famiglia ibero-caucasica delle lingue caucasiche. E’ parlata da meno di 100.000 persone, che vivono nella Repubblica Adyghè e nel distretto di Krasnodar.
Prima della rivoluzione d’ottobre i Circassi usavano l’alfabeto arabo, ma non avevano una propria scrittura. Solo nel 1918 cominciarono a scrivere in un proprio alfabeto: dal 1927 entrò in uso l’alfabeto latino e dal 1938 quello cirillico (come in altri popoli dell’ex Unione Sovietica).
Nonostante l’esiguità della popolazione, gli Adyghè-Circassi hanno avuto una letteratura (poesia) orale molto ricca. Erano diffusi testi islamici in arabo.
Solo dopo il 1918 si formò una letteratura, della quale fu uno dei primi rappresentanti Adygheja Zug (1855-1940), di cui si ristampano sempre i poemi Mafoko Urysbi, In patria e altri. A T. Kerashev, nato nel 1902, si devono racconti e romanzi, di stampo sovietico, come La strada verso la felicità (1947). Un poeta dotato è Ahmed Hatkov (1901-1937), e così Husein Andruhaev (1921-1941), morto in combattimento durante l’invasione tedesca.
Sono noti anche i romanzi e racconti di Asker Evtyh (1915), Murad Paranuk (1912), autore del poema Uraza, Yusuf Tlyusten (1913), Kirimize Zané (1919), Hasret Ashinov (1926), e altri. In lingua adyghè sono stati tradotti i classici della letteratura russa e di altre letterature.