L’afrikaans è un’alterazione della lingua olandese. La letteratura afrikaans (questa lingua è oggi una delle lingue nazionali della Repubblica Sudafricana) si è sviluppata a partire dall’Ottocento.
All’inizio i coloni olandesi, quando scrivevano, scrivevano in olandese. Solo all’inizio dell’Ottocento si ebbero i primi tentativi per valorizzare il dialetto dei contadini (“boeri” vuol dire “contadini”), che era un dialetto olandese piuttosto rozzo.
Nel 1872 uscì la Bibbia tradotta in afrikaans da Arnold Pannevis. Da allora l’afrikaans, pur non senza contrasti, si affermò come lingua scritta e letteraria.
La guerra degli Inglesi contro i Boeri (1899-1902) portò alla soppressione degli Stati boeri dell’Oranje e del Transvaal; per reazione i Boeri vollero lo sviluppo dell’afrikaans, anche per opporsi alla massiccia anglicizzazione e all’imposizione dell’inglese come lingua dominante.
Uno dei primi scrittori fu Gustav Schoeman Preller (1875-1943). Si formarono molte associazioni e gruppi per la difesa e lo sviluppo della lingua e della cultura afrikaans. Emersero diversi scrittori e poeti, autori specialmente di poesie e canti in occasione della guerra angloboera, finita, come si sa, con la sconfitta dei Boeri.
Un autore fu Eugène Nielen Marais (1872-1936), che si interessò anche del folklore nero (Boscimani, Ottentotti ecc.).Altri poeti furono Jakob Daniel du Toit (detto Totius, 1877-1953), calvinista, traduttore dei Salmi, e autore di poesie di metodo simbolista; Jan Frangois Celliers (1865-1940), autore di molte poesie melodiose; Frederik Louis Leopold (1880-1947), Jakob Langenhoven (1873-1932), autore di poesie educative; Daniel Frangois Malherbe (1881-1969) fu poeta, romanziere e filologo.
Nel periodo più recente si svilupparono diversi movimenti, con non pochi autori interessanti: come Theo Wassenaar (1892), classicista, traduttore dal greco e poeta originale; Frans van der Heever (1894-1956); Jan R. L. van Bruggen (1895-1948) e altri. Spesso questi poeti cantano la fine dei vecchi tempi, hanno nostalgia per il “carro a buoi”, che fu il veicolo con qui i Boeri conquistarono il Sudafrica.