Figlia del pedagogista e filosofo Amos Bronson Alcott, fu educata dagli scrittori Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau. Durante la guerra civile americana prestò servizio come infermiera e di quel periodo ci restano le lettere scritte alla famiglia, pubblicate nel 1863. Dopo una vasta produzione di racconti gialli, scritti più che altro per ragioni economiche, raggiunse un’enorme popolarità con Piccole donne (1868-69), romanzo autobiografico ispirato alla sua infanzia, e con il seguito delle vicende, narrato in Piccoli uomini (1871) e I ragazzi di Jo (1886), classici della letteratura per la gioventù.
Piccole donne è un romanzo per giovinette, della scrittrice nordamericana Louisa May Alcott (1832-1888), pubblicato nel 1868.
Meg, Gio, Beth e Emily March, quattro sorelle giovinette, ansiose di vita e di gioia, vivono serene nel grande affetto che le avvince fra loro e alla loro saggia mamma, sebbene debbano rinunziare a molte aspirazioni, per le condizioni modeste della famiglia, divenute più difficili dopo la partenza del padre per la guerra. L’amicizia con un loro vicino, il signor Laurence, un vecchio ricchissimo, un po’misantropo, ma pieno di tenerezza per il nipotino, Laurie, che ha press’a poco la medesima età delle sorelle March, porta una nota più gaia nelle loro giornate. Laurie sa far divertire le sue nuove amiche, e il nonno le accoglie affettuosamente e arriva perfino a regalare un pianoforte alla dolce e delicata Beth.
Due avvenimenti quasi contemporanei turbano quella dolce monotonia: una grave malattia del babbo, che obbliga la mamma a recarsi a Washington, e una violenta scarlattina, che conduce Beth in fin di vita. Il babbo guarisce bene e ritorna a casa; invece Beth rimane fragile e sofferente, e poco dopo la sua giovane vita si spegne. Ormai le fanciulle si fanno donne.
Meg, che è la maggiore, sposa Brooke, il precettore di Laurie; e Laurie si innamora pazzamente di Gio, che gli vuol bene ma non abbastanza per sposarlo. Partito per l’estero, Laurie a Nizza incontra Emily, la minore delle sorelle March, che si trova lì di passaggio insieme con una zia. I ricordi comuni li avvicinano, e a poco a poco fanno nascere in loro l’amore; ed essi si sposano ancor prima di ritornare in America. Gio, che si rattristava di aver fatto soffrire il caro Laurie, è lieta della soluzione; ella è diventata una buona scrittrice, e unisce la sua vita con quella di un professore tedesco, che la comprende e che l’ama.
Il pregio principale del romanzo, ricchissimo di episodi, sta nella pittura dei caratteri, studiati e coloriti con delicata evidenza. Tutto il romanzo, pensato e creato in uno spirito di semplicità e con un rispetto della libertà individuale assai notevoli, specialmente a quel tempo, è un quadro vivace della vita americana nella seconda metà dell’Ottocento, che riesce a dare qualche vaghezza poetica a quel romanticismo puritano.