Edith Newbold Jones (NewYork 1862 – Parigi 1937) nacque a New York il 24 gennaio 1862, figlia di George e Lucretia Jones, esponenti di una antica, aristocratica e facoltosa famiglia. Proprio grazie alle agiate condizioni della sua famiglia, Edith fu introdotta nel mondo aristocratico del tempo ed educata con gusto e raffinatezza. Ebbe inoltre il grandissimo privilegio di potere usufruire della immensa biblioteca privata del padre, in cui si immergeva in lunghe e appassionate letture.
Iniziò da giovanissima a scrivere racconti e la sua produzione letteraria fu immensa: nella sua vita produsse racconti brevi, romanzi, novelle, saggi, raccolte di versi e autobiografie. I temi centrali dei suoi scritti sono radicati nell’avversione verso la società del suo tempo, in cui lei, fin da bambina, fu inserita e visse, ma che, di fatto, non riuscì mai a comprendere e ad accettare.
I suoi personaggi sono tutti destinati ad una sorte di “morte in vita”, proprio a causa delle convenzioni sociali e del sistema che finisce per soffocare le persone e costringerle a chiudersi in se stesse e a morire. La denuncia verso la società e l’aristocrazia nordamericana è particolarmente forte e marcata in uno dei suoi primi romanzi: La casa dell’allegria (The House of Mirth, 1905). In Il frutto dell’albero (The fruit of the tree, 1907) denuncia, invece, i mali e i problemi delle società industriali e dei problemi sociali che emergono da una concezione della vita incentrata sul lavoro in fabbrica e sullo sfruttamento più o meno intenso delle classi operaie.
Proprio in relazione ai temi trattati, molti definirono Edith Jones (che diventerà Edith Wharton dopo l’infelice matrimonio con il banchiere Teddy, da cui divorziò nel 1912) una “storica della società nordamericana di fine Ottocento”. Tuttavia, dopo il divorzio, lasciò gli Stati Uniti per trasferirsi in Francia, a Parigi, dove visse fino alla morte, avvenuta nell’agosto del 1937. Ritornò nel suo paese natale una sola volta, per ritirare il Premio Pulitzer conferitole per il romanzo L’età dell’innocenza
(The age of innocence, 1920 – da questo romanzo fu anche tratto un film, che molti hanno paragonato, per certi aspetti, al più recente Gangs of New York), scritto subito dopo la morte del suo grande amico Henry James, con il quale condivideva, oltre a numerosi interessi “mondani”, anche una certa visione della società e della vita. Fu anche la prima donna ad ottenere la laurea ad honorem dalla prestigiosa Università di Yale.
Edith Wharton scrisse anche un romanzo ambientato interamente in Italia: La valle della decisione (The valley of decision, 1902), che però non ebbe un grande successo. Tuttavia, Edith sarà sempre ricordata come una grande scrittrice e uno dei più grandi letterati dell’epoca, non solo in America, ma anche in Francia. In entrambi i paesi in cui abitò aveva creato dei circoli e dei “salotti” culturali, dove si incontravano i maggiori letterati e pensatori del tempo. Suoi amici e frequentatori, oltre al già citato James, furono Ernest Hemingway, F. Scott Fitzgerald e Teddy Roosevelt.