Indice
Nasce a Genova nel 1896 da una famiglia borghese. Il paesaggio delle Cinque Terre inciderà molto nelle sue opere, soprattutto in Ossi di Seppia. Si dedica alla lettura dei classici ma anche dei poeti simbolisti francesi. Prese parte alla seconda guerra mondiale come ufficiale di fanteria. Ricevette una laurea honoris causa e la carica di senatore a vita, oltre che il Premio Nobel per la Letteratura, per aver interpretato i valori umani di una vita senza illusioni.
Poetica
Ha una visione pessimistica della vita del nostro tempo. Non c’e’ alcuna fede religiosa o politica che possa liberare l’uomo dall’angoscia esistenziale. L’unico bene in contrapposizione al male di vivere è la “divina indifferenza”, che viene materializzata nel falco. Questa indifferenza porta spesso alla nostalgia di un mondo diverso. Il linguaggio è aspro, dal ritmo lento.
Correlativo oggettivo
Nella poesia di Montale le cose diventano simboli, anche i concetti e i sentimenti più astratti trovano la loro definizione in oggetti ben definiti e concreti. Ad esempio, in “Spesso il male di vivere ho incontrato”, il male di vivere è presentato come in un incontro diretto, realmente accaduto nel percorso della vita.
Raccolte
Ossi di seppia:
allude a una poesia arida come gli ossi della seppia al sole. In ogni oggetto di osserva il male di vivere, quindi ogni paesaggio è un significato allegorico della condizione umana di dolore e ansia.
Non chiederci la parola.
Montale si riferisce a un ipotetico interlocutore che si identifica con il lettore. Egli vede la parola come un mezzo incapace di definire la natura dell’uomo e di rivelarne i rapporti con la realtà. Il concetto viene esposto nella prima quartina, attraverso l’immagine incerta di un “animo informe” che “non può essere squadrato”. La quartina centrale vale come elemento di cerniera tra la prima e la terza; qui prevale la polemica nei confronti dell’immagine del conformista, l’uomo interamente appagato e integrato nel mondo in cui vive, che non si pone domande. La terza quartina è collegata con la prima grazie al parallelismo del verso che le introduce (“Non chiederci la parola che squadri da ogni lato” e “Non domandarci la formula che mondi possa aprirti”).
Il linguaggio è antilirico, scabro e antimusicale. Il distico finale esprime la condizione di un’esistenza priva di certezze e valori. Montale non rifiuta la vita, ma la possibilità di illusioni e consolazioni.
Meriggiare pallido e assorto.
Il paesaggio descritto è arido e scabro, quello dominante negli Ossi di Seppia, come emblema oggettivato di una condizione esistenziale desolata e svuotata di ogni slancio vitale. Il discorso poetico è tutto affidato all’enumerazione di oggetti che costituiscono il correlativo oggettivo di una condizione metafisica.l’uso del verbo all’infinito accentua il senso di continuità e durata.
Spesso il male di vivere ho incontrato.
Il poeta parla in prima persona, esprime il proprio male di vivere, ma con un verbo (“ho incontrato”) che materializza il concetto, identificandosi direttamente con le cose che lo rappresentano. Per Montale, in opposizione al male di vivere può esserci solo un atteggiamento di distacco e di indifferenza assunto di fronte alla miseria del mondo.
Le occasioni:
rievoca le occasioni della sua vita passata, non per nostalgia ma per analizzarle e capirle nel loro valore simbolico, come ulteriore conferma del male di vivere.
Non recidere, forbice: accenna alla forza disgregatrice del tempo, che distrugge anche i ricordi più belli. Tutto dunque svanisce, lasciando l’uomo nella più completa solitudine.
La storia (da Satura): Montale rifiuta la concezione della storia come “maestra di vita”. Attraverso l’uso dell’anafora si sussegue una serie di definizioni tutte al negativo: la storia non è una linea di progresso ininterrotta, ma procede in modo disordinato e imprevedibile, e non contiene in se certezze conoscitive o criteri morali.
Dora Markus: nella prima parte appare inquieta e incerta; nella seconda è ignara del pericolo che lei israelita, sta affrontando. Qui Montale ha un presentimento delle persecuzioni naziste e della guerra.