Aristofane è un commediografo greco nato nel demo ateniese di Cidatene intorno al 445 a.C. da famiglia di agiate condizioni. Poco si sa della sua vita: ebbe tre figli, che avviò alla carriera di drammaturghi comici, con modesto successo. Non risulta che partecipasse alla politica attiva. La sua biografia si riassume quindi per noi nella sua carriera drammaturgica, iniziata in giovanissima età con la rappresentazione dei perduti Banchettanti nel 427, cui seguirono nell’anno successivo i Babilonesi, pure scomparsi. Nel 425 ottenne la prima vittoria alle Lenee con gli Acarnesi, la prima delle commedie sopravvissute. In seguito ottenne ancora tre vittorie alle Lenee e forse una alle Dionisie, mentre altre volte riuscì secondo o terzo.
Nell’antichità si conoscevano quarantaquattro drammi di Aristofane, ma di quattro di essi era contestata l’autenticità. Ne sopravvivono per intero undici: i già citati Acarnesi, i Cavalieri, rappresentati nel 424, le Nuvole (423), le Vespe (422), la Pace (421), gli Uccelli (414), le Tesmoforiazuse (411, alle Lenee), la Lisistrata (411, alle Dionisie), le Rane (405), le Ecclesiazuse, ossia le “Donne dell’Assemblea” (392) e il Pluto. Rimangono inoltre poco meno di un migliaio di frammenti, quasi tutti di tradizione indiretta assai brevi, dai quali solo in rarissimi casi si riesce a riconoscere il tema e qualche traccia dell’andamento scenico della commedia a cui appartenevano.