La vocale è un suono articolato grazie alla vibrazione delle corde vocali: l’aria fa vibrare le corde vocali non incontrando alcun ostacolo al suo passaggio. Si tratta di un suono di natura musicale, che viene pronunciato mantenendo la cavità orale sempre aperta. Con vocale si intende anche il segno grafico corrispondente, nell’alfabeto, a questo tipo di suono.
La varietà dei suoni vocalici dipende dalla diversa apertura e posizione della bocca. Nella lingua italiana le vocali sono suoni che possono essere pronunciati da soli e sono a, è, é, i, ò, ó, u. La e e la o toniche sono aperte se si pronunciano con un suono largo, come in cancello, scienza, zona, cosa, e si indicano con l’accento grave (è, ò); sono chiuse se si pronunciano con un suono stretto, come in stella, verde, canzone, noioso, e si indicano con l’accento acuto (é, ó). Questa distinzione non è sentita nella maggior parte delle pronunce regionali e si neutralizza in sillaba atona in cui e ed o hanno un timbro intermedio.
Le vocali si distinguono in base al punto di articolazione: i, é, è sono dette prepalatali anteriori; a è una vocale centrale; ò, ó, u sono postpalatali posteriori. La i e la u prevocaliche sono considerate semiconsonanti, cioè di semplice appoggio alla vocale tonica, ed entrano nella composizione dei dittonghi e dei trittonghi, gruppi di due o tre vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce come in ieri, piede, uomo.