Poeta, critico teatrale, narratore francese. Intraprese studi di pittura nell’atelier di Rioult, ma attirato dalla fama di Victor Hugo e della poesia romantica, abbandonò la pittura per dedicarsi a una poesia densa di colori. Frequentò intorno al 1830 i romantici e gli artisti bohèmiens e si legò, in giovane età, a Gérard de Nerval.
Nella sua prima raccolta si dimostra ancora timido e, a volte, impacciato. Nel 1833, con il poema breve Albertus e la raccolta di racconti ironici Les Jeunes-France, comincia ad apparire un certo distacco dai romantici e un dandismo scettico. Ma per mantenere se stesso e la famiglia fu costretto, a partire dal 1836, a dedicarsi con continuità al giornalismo e a pubblicare innumerevoli articoli di critica teatrale. Nel 1835-1836 appare il romanzo Mademoiselle de Maupin, una vera e propria sfida alla morale borghese, dove arriva a sostenere fin dalla prefazione che l’Arte e la Morale non hanno niente in comune.
Per evadere da una realtà mediocre cerca la fuga nello spazio, con le cronache dei suoi viaggi in Spagna e in Oriente, e nel tempo, attraverso i suoi romanzi ambientati in varie epoche storiche. Nel 1852, appare Emaux et Camées, la sua opera più originale, dove viene espressa al meglio la propria maestria, quella che influenzerà in modo più consistente i giovani poeti raggruppati più tardi sotto il nome di Parnassiani. In uno di questi poemi, proclama il valore assoluto della professione, la necessità per il poeta di accettare e suggerire difficoltà tecniche.
Parnassianesimo
Le idee fondamentali del movimento, improntate a un razionalismo anti-soggettivistico di matrice positivistica, furono l’affermazione dell’assoluta autonomia dell’arte, riassunta nella celebre formula di Gautier “L’Art pour l’Art”, la ricerca di una poesia impersonale, condivisa da Gustave Flaubert, la rivendicazione di un’eccellenza della poesia, la vicinanza ideale alla scienza e alle arti plastiche. La poetica parnassiana condivide, nonostante le diverse origini e matrici culturali, alcuni assunti del Decadentismo, come il culto della dimensione estetica, e prepara il terreno al Simbolismo, che pure si definirà in opposizione ad essa, prendendo le distanze da certo piatto formalismo, ma condividendo la celebrazione della parola poetica e la nitidezza di rappresentazione delle cose.