L’Asia minore è il luogo di nascita del romanzo greco. I dati più interessanti sono forniti dalla Calirroe di Caritone di Afrodisia e dalle Storie efesie di Senofonte di Efeso, le più antiche narrazioni d’amore pervenuteci complete. Le due opere letterarie costituiscono un documento molto importante per la storia sociale dell’intera regione. Descrizioni dei banditi della Cappadocia comprese.
Le Efesiache (Efesiacà) è un romanzo in cinque libri dello scrittore greco Senofonte Efesio (sec. II).
L’opera, il cui titolo completo è Katà Àntheiam cài Abrocómen efesiacói lógoi (Racconti efesi intorno ad Abrócome ed Anzia), potrebbe essere il compendio dei 10 libri di cui parla la Suda. Si narrano le avventure di due giovani sposi, Abròcome d’Efeso e Anzia, vittime dell’ira di Eros, offeso dalla indifferenza dimostrata verso di lui da Abròcome prima del matrimonio: i due sposi vengono separati da numerose peripezie, che affrontano volontariamente, pur mantenendosi fedeli al giuramento scambiatosi. Ci sono i consueti motivi: rapimenti, schiavitù, assalti briganteschi, che si susseguono e si moltiplicano anche a opera del cielo; Eros è disprezzato da Abròcome che perciò lo perseguita, ma i due giovani sono continuamente protetti da altre divinità, come Apollo, Artemide, Iside.
Questo intervento della volontà divina nei fatti narrati, non più lasciati al caso, è un elemento nuovo nella narrativa greca, ma manca qui uno studio approfondito dei caratteri; inoltre c’è una certa convenzionalità dei personaggi e delle situazioni, che non esclude tuttavia la nobiltà umana dei protagonisti. Il racconto procede rapido, chiaro e semplice anche nello stile, che ha qualche cosa del racconto popolare; oltre alle avventure dei due protagonisti, Senofonte narra quelle di Ippòtoo, dei due schiavi Leucon e Rode e di altri personaggi minori; mancano citazioni, omeriche, mentre sovrabbondano quelle prese alla tragedia. Forse un po’troppo insistenti i continui pianti e lamenti dei due protagonisti, i propositi di suicidio, l’immancabile promessa da parte di ognuno di rispettare la reciproca fedeltà. La lingua sembra essere quella in uso al tempo dello scrittore.