I molluschi costituiscono un vasto phylum di animali invertebrati, generalmente a simmetria bilaterale, dal corpo molle e talvolta protetto o sostenuto da una conchiglia calcarea prodotta dall’animale stesso. La grande varietà di adattamenti morfologici e funzionali presentata dai molluschi rende la loro sopravvivenza possibile nelle condizioni ambientali più disparate, dalle profondità marine ai climi temperati fino alle regioni tropicali. La storia della loro evoluzione è ben nota, in quanto la presenza della conchiglia ha reso molto comune la formazione di fossili; la presenza di molluschi fossili in un determinato strato geologico è utilizzata come preciso marcatore dell’età dello strato, fornendo inoltre utili notizie sulla natura dell’ambiente all’epoca cui lo strato corrisponde.
La classificazione dei molluschi divide il phylum in sette classi: anfineuri, scafopodi, gasteropodi, lamellibranchi, cefalopodi, poliplacofori e solenogastri. Morfologicamente, i molluschi presentano una struttura nella quale, nella maggior parte dei casi, è possibile distinguere un capo ed un tronco. Nel capo sono contenuti gli organi di senso, il primo tratto dell’apparato digerente ed alcuni centri nervosi. Il tronco comprende una regione viscerale che raggruppa la maggioranza degli organi interni, un robusto apparato muscolare, detto piede, con funzioni locomotorie, ed un rivestimento di tessuto epiteliale ghiandolare, il mantello. Le cellule del mantello hanno, in molti casi, il compito di secernere e fissare una sostanza, costituita prevalentemente da carbonato di calcio, che va a formare la conchiglia. Questa assume conformazioni diverse a seconda delle classi: mentre nei lamellibranchi presenta due valve distinte, solitamente simmetriche, incernierate nella parte dorsale, nei gasteropodi è avvolta a spirale. In quest’ultimo caso, la simmetria bilaterale è presente solo allo stadio embrionale. Il piede, in tutti i molluschi provvisti di conchiglia, sporge al di fuori di questa per permettere la locomozione dell’animale. L’apparato digerente ha inizio con la bocca che contiene (tranne che nelle specie appartenenti alla classe dei lamellibranchi) un organo particolare, la radula, a forma di lima utilizzata nella masticazione degli alimenti. Dalla forma della radula è possibile risalire alle abitudini alimentari dell’animale.
Nelle specie vegetariane, essi sono fitti ed appuntiti, mentre in quelle carnivore presentano una tipica forma ad uncino, e sono talvolta collegati a piccole ghiandole velenifere. Nel tratto digerente (stomaco) sboccano diverse ghiandole a secrezione enzimatica.
Il sistema circolatorio di tutti i molluschi, ad eccezione dei cefalopodi, è lacunare: il sangue viene spinto dal cuore, posto nella cavità pericardica, verso i tessuti, a livello dei quali i vasi si aprono in vaste lacune; un sistema venoso provvede poi a portare il sangue alle branchie o ai polmoni. I cefalopodi, al contrario, presentano un sistema circolatorio chiuso, più evoluto, nel quale gli scambi sangue-organismo sono mediati dalla filtrazione della membrana capillare. Gli organi escretori sono costituiti essenzialmente dai nefridi, tubuli pari, che si differenziano durante lo sviluppo da piccole vesciche. In collegamento col sistema circolatorio, i nefridi hanno la funzione di reni e sboccano all’esterno, espellendo i rifiuti solubili del sangue e dei fluidi intercellulari. L’apparato respiratorio dei molluschi, animali originariamente acquatici, è costituito da due branchie situate nella cavità formata dal ripiegamento del mantello sul sacco dei visceri, o cavità palleale. Nei gasteropodi adattati alla vita terrestre la cavità palleale è molto vascolarizzata, e assume la funzione di polmone. I molluschi si riproducono sessualmente: vi sono specie ermafrodite, ma la maggior parte presenta sessi separati.
Il sistema nervoso è formato da due paia di gangli interconnessi, detti per la loro posizione rispettivamente sopraesofagei e pedali. In corrispondenza dei visceri si trovano inoltre due gangli viscerali. Le connessioni fra gangli sono attuate per mezzo di nervi.
Nei cefalopodi il sistema nervoso è più evoluto, ed è costituito da una massa gangliare compatta, il cervello, da cui si dipartono nervi diretti a tutte le regioni del corpo. A questo stadio evolutivo più avanzato raggiunto dal sistema nervoso corrisponde anche una maggiore complessità degli organi di senso: l’cchio del polpo , ad esempio, comprende una cornea, una pupilla ad apertura regolabile, una lente deformabile per la messa a fuoco.