Filosofo e saggista francese. Laureatosi in matematica nel 1912, dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale divenne professore di fisica e chimica. Nel 1927 conseguì una seconda laurea in filosofia con una tesi dal titolo Saggio sull’approccio alla conoscenza. Nel 1930 cominciò la carriera universitaria, insegnando dapprima a Digione e poi alla Sorbona (storia e filosofia della scienza), dove rimase fino al 1954. Nel 1951 gli fu conferita la Legion d’Onore.
Mente versatile, Bachelard fu filosofo, saggista, epistemologo e poeta; opponendosi alle concezioni cumulative della scienza tipicamente positiviste, elaborò una concezione storica del sapere scientifico caratterizzata da ‘fratture epistemologiche’ e modalità discontinue di costituzione delle discipline scientifiche; restituì attenzione all’errore, ai fattori storici e materiali che influenzano le scoperte e all’immaginario scientifico come fonte feconda di innovazione. Le acquisizioni scientifiche non tendono per Bachelard alla cristallizzazione, ma sono aperte a una perpetua rettifica ed evoluzione che ‘nega’ i risultati acquisiti (‘filosofia del no’), creando una visione dinamica e aperta dell’evoluzione delle scienze.
Nel 1934 pubblicò Il nuovo spirito scientifico e nel 1938 La formazione dello spirito scientifico: contributo a un’analisi della conoscenza oggettiva, due scritti il cui significato epistemologico è tuttora rilevante, anche in relazione a diversi problemi della scienza contemporanea. Lo scritto più importante di epistemologia è Il materialismo razionale (1953). Le più importanti analisi dell’immaginario, ispirate dalla psicoanalisi di Carl Gustav Jung, si trovano in opere che trattano degli elementi: La psicoanalisi del fuoco (1938), L’acqua e i sogni (1942), La terra e le forze.
La terra e le forze
Studio dell’immaginazione materiale dell’elemento terrestre. Le impressioni dinamiche o, più precisamente, le sollecitazioni dinamiche che si risvegliano in noi quando formiamo le immagini materiali delle sostanze terrestri. Le materie terrestri, infatti, quando le prendiamo con mano curiosa e volonterosa, sembrano eccitare in noi la volontà di lavorarle. Immaginazione attivistica. Esempi di una volontà che sogna e che, sognando, attribuisce un futuro alla sua azione.
Negli ultimi anni di vita, Bachelard si dedicò soprattutto a questioni di poetica: si ricordano La poetica dello spazio (1957) e La poetica della rêverie (1961).