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Il bitume una miscela costituita da idrocarburi naturali o residui che derivano da raffinazione o distillazione del greggio. Bitume, catrame e pece di catrame sono tipi di asfalto appartenenti al gruppo dei materiali bituminosi.
Caratteristiche
Con un colore che va dal bruno al nero, il bitume si presenta come sostanza termoplastica, semisolido. Questo materiale non è caratterizzato da una temperatura di fusione ben predefinita; è impermeabile all’acqua, ma può essere sciolto in solventi organici apolari come benzene, cloroformio e tetracloruro. E’ inoltre solubile in modo totale nel solfuro di carbonio.
Analizzandolo chimicamente troviamo che il peso è costituito da
Carbonio per l’80%
Idrogeno per il 10%
Zolfo, ossigeno e azoto in quantità variabile (per esempio la concentrazione dello zolfo, a seconda dell’origine del bitume, varia tra l’1% e il 10%).
Il bitume può subire invecchiamento con conseguente declino delle sue caratteristiche: questo avviene soprattutto a causa dell’ossidazione dell’aria o per un’esposizione continua ad agenti atmosferici, come per esempio gli sbalzi termici. Quando il bitume invecchia si ossidano le sostanze oleose e le resine asfaltiche; questo fa sì che aumenti la concentrazione degli asfalteni: il bitume diventa più duro e meno elastico.
Tipologie
Esistono bitumi naturali e artificiali (o bitumi di petrolio). Molto comuni sulla crosta terrestre, i bitumi naturali sono sostanze che a volte impregnano diversi tipi di rocce sedimentarie come arenarie e calcari (asfalti naturali), a volte si sviluppano come vene o sacchetti sotterranei o affiorano sulla superficie formando laghi con dimensioni variabili prodotti dalle vene sotterranee.
Bitumi di questo tipo si trovano in molti Paesi, tra cui Venezuela, Messico, Trinidad, Cuba e Colorado. I bitumi artificiali vengono prodotti distillando il greggio e sono ottimi sostituiti dei bitumi naturali. Tuttavia hanno minore stabilità poiché presentano concentrazioni più basse di asfalteni.
Classificazione
Esistono due tipi di bitumi: i petrobitumi e i cherobitumi. I primi sono solubili in gasolio, solfuro di carbonio e tricloroetilene: appartengono a questa famiglia l’asfaltite, l’asfalto naturale, il petrolio grezzo e l’ozocerite.
I cherobitumi sono invece insolubili. Un esempio di questo tipo di bitumi sono gli scisti bituminosi, da cui si estrae un bitume sfruttato per produrre un petrolio raffinabile come qualsiasi altro greggio naturale.
Applicazioni
Il bitume è largamente utilizzato per pavimentare strade, per creare coperture impermeabili come guaina bitumosa e come isolante elettrico. Questo perché è un buon isolante, è impermeabile ed è un legante a caldo. Generalmente si è soliti chiamare “bitume” quella sostanza che si forma in modo spontaneo dalle modifiche dei petroli naturali quando vengono in contatto con l’atmosfera.
Sono definite asfalti quelle rocce impregnate ampiamente di bitume: rocce di questo tipo si trovano soprattutto in Palestina, Venezuela e Trinidad, ma sono presenti anche in Europa, in particolar modo a Ragusa, in Sicilia.