Questi insetti, appartenenti all’ordine degli Imenotteri sono diffusi su tutta la Terra rappresentati da circa 6000 specie.
Le dimensioni medie di questi insetti si aggirano sul centimetro o poco meno, mentre le più microscopiche, del gruppo tropicale dei Solenopsidini, non raggiungono il millimetro, e quelle di taglia più cospicua, le femmine del genere Anomma , raggiungono la lunghezza di oltre quattro centimetri. In seno ad una medesima specie le dimensioni minime sono toccate dalle operaie, mentre le femmine feconde, cioè le regine, hanno dimensioni di molto superiori. Anche il capo delle regine è piuttosto grande, più di quello dei maschi simile per forma a quello delle operaie non specializzate, dotato di grossi occhi composti affiancati da un certo numero di ocelli; le mandibole sono robuste ed assai sviluppate. Il torace, che è sempre costituito di tre segmenti pro-, meso-e metatorace, di solito è massiccio e voluminoso, ed è saldato all’addome con l’ultimo metamero.
Le regine sono dotate di un paio di lunghe ali, che tuttavia non sono molto funzionali e si adattano più che altro a sorreggere l’insetto durante il breve volo che precede le nozze. Le zampe sono lunghe e gracili; il secondo e il terzo segmento addominale sono esili, mentre gli altri (4 o 5) costituiscono l’estremità addominale, dilatata a formare il gastro.
Le operaie si distinguono dalle regine per differenze anatomiche, morfologiche e fisiologiche e per la brevità della loro esistenza, anche se a seconda delle funzioni che devono svolgere hanno caratteristiche diverse.
L’apparato genitale non offre particolarità apprezzabili ad eccezione della sorta di spermateca della regina, in grado di conservare vitali i germi dei maschi che l’hanno fecondata per tutta la vita: si ha, in questo modo, il fenomeno della «superfecondazione».
Le formiche sono pressoché onnivore, benché a seconda della specie venga data la preferenza ora per cibi di origine animale ora di origine vegetale. Così esistono delle specie prevalentemente predatrici e carnivore e altre vegetariane, come i Messor, che sono granivori. Le Formiche del genere Eciton, proprie dell’America tropicale, chiamate formiche legionarie, si snodano in lunghe colonne attraverso la foresta, divorando ogni essere vivente che incontrano sul loro cammino, e costumi analoghi hanno le Anomma africane, le più grandi formiche esistenti, che possono sopraffare anche enormi Mammiferi.
Alcune formiche, ghiotte di sostanze zuccherine, allevano e proteggono nel loro nido colonie di Afidi per gli essudati zuccherini di questi Emitteri .
La famiglia dei Formicidi viene attualmente suddivisa in otto sottofamiglie: Ponerini, Cerapachini, Dorilini, Leptanillini, Promirmicini, Mirmicini, Dolicoderini e Formicini. Nel nostro Paese sono rappresentate solo cinque di queste. Ben poco importanti sono da noi le Ponerine con pochissime e rare specie (Ponera, Euponera, ecc.) e le sarde Leptanilla, dai costumi ipogei. Comuni sono invece i Mirmicini, con le Myrmi, i Messor divoratori di semi ed i Crematogaster. Ai Dolicoderini appartiene la Formica argentina (Iridomyrmex humilis), importata dal Sudamerica e divenuta flagello delle abitazioni; infine, tra i Formicini nostrani ricordiamo i grossi Camponotus.