Segmentazione di “geram” (nat deor II 3)
ger = radice; a = marca modale del congiuntivo; m = desinenza.
Questa forma è omografa e omofona della prima persona del congiuntivo presente attivo, non a caso: il futuro semplice è una forma di originario congiuntivo ottativo specializzatasi in senso cronologico, si riconduce al congiuntivo che esprime un desiderio relativo al futuro prossimo o remoto, un augurio. Le forme successive del futuro dei verbi in e breve e in i breve ed i lunga presentano un’altra marca modale, la e, anch’essa del congiuntivo; ne è prova una forma di congiuntivo presente caratterizzato da questo morfema, quello dei verbi in a lunga, che hanno come marca del congiuntivo una e lunga. Si può dimostrare che il futuro non è originario ma è un impiego cronologico seriore del modo congiuntivo anche a partire dai verbi in a lunga ed e lunga. Segmento laudabo: laud = radice, a = vocale tematica, b = suffisso, o = desinenza. Questa forma costituisce probabilmente la concrezione di una perifrasi, laudare fio, in cui si sono compattati il tema laud con il presente di fio; il significato sarebbe io sto per lodare, senso futuro dato dal valore dinamico di fio, io divengo. Da laudare+fio sarebbe derivato laudabio, con passaggio dalla fricativa labiodentale sorda all’occlusiva labiale sonora; si ha poi la caduta di i antevocalica.