Indice
In latino gli aggettivi, e gli avverbi che da essi derivano, presentano gli stessi gradi di comparazione di quelli italiani:
GRADO |
ESEMPIO |
TRADUZIONE |
Positivo | doctus | dotto |
comparativo di maggioranza |
doct- ior |
più dotto |
comparativo di uguaglianza |
tam doctus (quam) |
tanto dotto (quanto) |
comparativo di minoranza |
minus doctus |
meno dotto |
superlativo assoluto | doct- issimus | dottissimo |
superlativo relativo | doct- issimus | il più dotto |
Come possiamo vedere dalla tabella il comparativo di uguaglianza, di minoranza e il superlativo assoluto sono identici a quelli italiani, diverso è, invece, il comparativo di maggioranza, che si forma mediante l’aggiunta del suffisso –ior e il superlativo relativo che in latino è identico a quello assoluto.
IL COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
Si forma aggiungendo alla radice dell’aggettivo il suffisso –ior per il genere maschile e femminile, –ius per il neutro. La radice si ottiene dal genitivo singolare a cui bisogna togliere l’uscita (-i per gli aggettivi della prima classe e –is per quelli della seconda). La flessione segue la terza declinazione con:
-ablativo singolare in –e
-casi diretti del neutro plurale in –a
-genitivo plurale in –um
Comparativo di doctus, docti (aggettivo della prima classe, radice doct-)
SINGOLARE
CASI |
MASCHILE E FEMMINILE |
NEUTRO |
|||
Nominativo | doct- ior | doct- ius | |||
Genitivo | doct- ioris | doct- ioris | |||
dativo | doct- iori | doct- iori | |||
accusativo | doct- iorem | doct- ius | |||
vocativo | doct- ior | doct- ius | |||
ablativo | doct- iore | doct- iore | |||
PLURALE
CASI | MASCHILE E FEMMINILE | NEUTRO | |||
Nominativo | doct- iores | doct- iora | |||
genitivo | doct- iorum | doct- iorum | |||
dativo | doct- ioribus | doct- ioribus | |||
accusativo | doct- iores | doct- iora | |||
vocativo | doct- iores | doct- iora | |||
ablativo | doct- ioribus | doct- ioribus | |||
Il comparativo di maggioranza è quasi sempre seguito dal secondo termine di paragone (ciò con cui il primo termine viene messo a confronto) che in latino si può esprimere in due modi:
-con quam e il caso in cui è espresso il primo termine
Ignoratio futurorum malorum utilior est quam scientia (Cicerone)
L’ignoranza dei mali futuri è più utile della (loro) conoscenza
-con l’ablativo semplice
Omnes putabant Achillem fortiorem Ulixe
Tutti ritenevano Achille più forte di Ulisse.
Se la comparazione avviene tra due aggettivi, possono trovarsi entrambi al grado positivo con magis… quam “più… che”
Magis invidioso crimine quam vero (Cicerone)
Con un’accusa più malevola che vera
Quando la qualità è posseduta in misura molto maggiore o molto minore rispetto alla circostanza troviamo
-comparativo più quam pro e l’ablativo
Latiorem quam pro numero terrorem faciunt (Tacito)
Diffondono un panico ben più ampio rispetto al (loro) numero
-il positivo più pro e l’ablativo
Pro moltitudine hominum et pro gloria belli angustos se fines habere arbitrantur (Cesare)
Ritengono di avere territori troppo angusti rispetto al numero degli uomini e alla gloria della guerra
IL COMPARATIVO ASSOLUTO
Si chiama così dal latino absolutus che significa sciolto e in questo caso sciolto dal paragone. Infatti non vi è alcun confronto, il comparativo vuole solo indicare un certo incremento o una certa gradazione nel possesso di una caratteristica. In italiano si può rendere con avverbi come “piuttosto”, “alquanto” “troppo” ecc…
Senectus est natura loquacior (Cicerone)
La vecchiaia è per natura alquanto chiacchierona
Ellissi del secondo termine di paragone
In alcuni casi il paragone è solo sottinteso e ciò si verifica quando il secondo termine coincide con il primo. Spesso non troviamo nemmeno il quam.
Alcium est consimilis capris figura (Cesare)
La forma delle alci è simile a quella delle capre
IL COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA
Si forma come in italiano: mettendo l’avverbio tam davanti all’aggettivo di grado positivo, mentre il secondo termine di paragone è introdotto da quam e il caso del primo termine.
Tam insolens quam ineruditus (Cicerone)
Tanto arrogante quanto incolto
L’uguaglianza fra due termini puù anche essere espressa con aeque… ac (atque) oppure aeque quam
Pumex non aeque est aridus ac senex (Plauto)
La pomice non è tanto arida quanto il vecchio.
IL COMPARATIVO DI MINORANZA
Risulta essere molto raro e si forma come in italiano premettendo l’avverbio minus all’aggettivo di grado positivo.
Minus turpe est creditori quam spei bonae decoquere (Seneca)
Risulta essere meno turpe lasciare insoddisfatto il creditore che una buona speranza.
IL SUPERLATIVO ASSOLUTO
Si presenta come un aggettivo della prima classe in –us, -a, -um e si forma aggiungendo alla radice –issimus, –issima, -issimum.
Audax, audacis “coraggioso” audac- issimus, audac- issima, audac-issimum.
IL SUPERLATIVO RELATIVO
Si forma come il superlativo assoluto, l’unica differenza è che il superlativo relativo è sempre accompagnato da un termine di relazione che in latino può essere espresso in tre modi:
-con il genitivo;
Hannibal audacissimus fuit Punicorum imperatorum
Annibale fu il più coraggioso dei comandanti punici
-con ex e ablativo;
Hannibal audacissimus fuit ex Punicis imperatoribus
-con inter e l’accusativo
Hannibal audacissimus fuit inter Punicos imperatores
Il superlativo si può anche formare con i prefissi per- e prae- corrispondenti in italiano ai prefissi stra- e arci-
acutus “acuto” per-acutus/prae-acutus “acutissimo”
clarus “famoso” prae-clarus “arcifamoso”
difficilis “difficile” per-difficilis “difficilissimo”
magnus “grande” per-magnus “stragrande”