Le congiunzioni servono a collegare (congiungere) due parti del discorso (es. due nomi, aggettivi, ecc.), oppure due proposizioni in modo logico. Questo collegamento può avere due funzioni, mettere insieme due proposizioni che hanno la stessa funzione (coordinazione), oppure mettere insieme due proposizioni in cui una non è indipendente, ma dipende da un’altra (subordinazione).
Coordinazione, Mariella va al cinema e Giovanni va a teatro.
Subordinazione: Mariella non va al cinema perché non ha tempo.
Congiunzioni coordinanti:
Le congiunzioni coordinative si classificano secondo il tipo di rapporto che devono stabilire tra una proposizione e l’altra. In sintassi, le congiunzioni coordinative introducano un proposizione coordinata
Copulativa: (accoppiare, unire) è il più semplice collegamento, la più comune di queste congiunzioni, collega due proposizioni dello stesso valore: la più comune è la congiunzione e, altre meno comuni sono: anche, pure, eppure, né, ecc.
Mariella va al cinema e Giovanni va a teatro
Non parlo mai, né voglio palare
Disgiuntiva: si usa per esprimere una separazione tra proposizioni – o, oppure, ovvero, ecc.
Vuoi un caffè o un cappuccino?
Avversativa: si usa per esprimere una contrapposizione – ma, però, tuttavia, piuttosto, ecc.
Mariella è andata al cinema, ma è il film era scadente.
Dichiarativa o esplicativa: si usa per esprimere una dichiarazione o una spiegazione – cioè, infatti, ecc.
Mariella è un’amica, infatti mi aiuta sempre.
Conclusiva: si usa per segnalare una conclusione o una conseguenza – dunque, quindi, ebbene, perciò, ecc.
ho studiato molto, quindi ho preso un buon voto.
Correlativa: si usa per stabilire una relazione o corrispondenza tra due proposizioni – e…e, sia…che, né…né, o…o, non solo…ma anche
posso prendere sia un caffè che un cappuccino.