Le stelle sono distribuite a caso nel cielo notturno, ma sin dalla più remota antichità gli uomini le hanno suddivise in raggruppamenti convenzionali, le costellazioni, cui davano il nome di divinità, di eroi, di animali o anche di semplici oggetti. Civiltà diverse hanno avuto costellazioni diverse. Per esempio quella che è per noi l’Orsa Maggiore per gli antichi egiziani era la Coscia di Bue per i Cinesi era la Pentola. Le nostre costellazioni hanno avuto origine probabilmente in Mesopotamia qualche millennio prima della nostra era, e attraverso i Greci ed i Romani sono arrivate sino a noi.
Le costellazioni sono raggruppamenti visivi, e non hanno alcun significato fisico. Stelle appartenenti alla stessa costellazione possono avere distanze enormemente differenti e ci appaiono vicine solo perchè le osserviamo proiettate sulla volta celeste. Nel II secolo l’astronomo greco Claudio Tolomeo nel suo Almagesto elencò 48 costellazioni visibili dal nostro emisfero settentrionale. Quando l’era dei grandi viaggiatori e navigatori rese accessibile l’emisfero meridionale anche le stelle visibili in quel cielo furono successivamente raggruppate in nuove costellazioni. Il sistema delle costellazioni è stato infine codificato nel 1933 dall’Unione Astronomica Internazionale, che ha diviso tutta la volta celeste in 88 aree alle quali furono assegnati i nomi delle relative costellazioni.
Nel suo moto apparente annuale il Sole attraversa 12 di queste costellazioni, che nel loro insieme prendono il nome di Zodiaco. Oggi, all’equinozio di primavera il Sole appare proiettato sulla regione dei Pesci (si usa dire che “è nei Pesci”) e nei successivi 12 mesi attraversa nell’ordine Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno e Acquario. A causa della precessione degli equinozi l’equinozio di primavera si sposta lentamente lungo questa sequenza, compiendo un intero giro in circa 26.000 anni, spostandosi quindi di un segno circa ogni 2000 anni. Duemila anni fa l’equinozio di primavera era dunque nell’Ariete, dove ancora lo pongono gli astrologi che compilano gli oroscopi!
Zodiaco
Zona della sfera celeste che si estende per ca. 9° da ciascun lato dell’eclittica, percorsa dal Sole in dodici mesi ed entro la quale si muovono i pianeti e la Luna. Lo z. è diviso in dodici parti di 30° ciascuna, in corrispondenza delle dodici costellazioni zodiacali: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci.
Successione delle costellazioni zodiacali
Nell’antichità, quando gli astronomi e i filosofi greci gettarono le basi della scuola astronomica greca (sec. 4° a. C.), il Sole attraversava le costellazioni dello z., partendo da quella dell’Ariete, in cui esso si trovava nell’equinozio di primavera, e rimanendo circa un mese in ognuna delle costellazioni stesse. Per effetto della precessione degli equinozî, attualmente il Sole, all’equinozio di primavera, non si trova più nella costellazione dell’Ariete, bensì nella precedente dei Pesci, poiché negli ultimi 2300 anni le costellazioni zodiacali si sono spostate, nel loro insieme, di una costellazione intera verso occidente (l’entità annuale della precessione è di 50,26″, ossia di circa 1° in 72 anni; onde 50,26″×2300=32° circa). Per conservare allora l’uso dell’antica successione delle costellazioni zodiacali e per indicare lo spostarsi mensile del Sole, si sono introdotti i cosiddetti segni dello z., convenendo di dividere l’eclittica in 12 parti di 30° ognuna, conservando a ciascuna l’antico “segno” e l’antico nome della costellazione, indipendentemente dall’effettiva costellazione che adesso l’occupa. Così si dice ancora che all’equinozio di primavera (21 marzo) il Sole entra nel segno dell’Ariete, intendendo con questo che esso ha oltrepassato la longitudine celeste di 0°, e si trova tra 0° e 30°, dove una volta era effettivamente la costellazione dell’Ariete (mentre ora vi si trova quella dei Pesci). Lo spostamento fra i segni e le costellazioni zodiacali, che oggi ammonta a circa 32°, andrà continuamente aumentando col tempo, finché essi torneranno di nuovo a coincidere. Questo avviene ogni 25.595 anni (periodo detto anno platonico). Il Sole impiega un mese a percorrere ciascuno dei 12 segni dello z., mentre è piuttosto vario il tempo che il Sole impiega a percorrere le rispettive costellazioni, a seconda della lunghezza della costellazione attraversata. Così, per es., esso impiega 5 giorni per attraversare la costellazione dello Scorpione e 43 giorni quella della Vergine. Si noti inoltre che il Sole attraversa anche la costellazione di Ofiuco, che non ha corrispondenza con alcun segno zodiacale.