Si tratta di un phylum di Deuterostomi, che possiedono, anche solo allo stato embrionale o a quello larvale, la cosiddetta corda dorsale o notocorda: si dividono in tre sottotipi, Tunicati, Cefalocordati e vertebrati, in base all’estensione e alla permanenza della corda dorsale. Nei primi la notocorda scompare allo stato adulto, ma è presente nella larva limitatamente alla parte caudale, nei secondi, invece, permane nell’adulto, occupando l’intera larghezza del corpo: nei vertebrati, infine, la corda dorsale, che nell’embrione costituisce l’asse scheletrico, viene sostituita nell’adulto da un sistema scheletrico, la colonna vertebrale. Fanno eccezione i Ciclostomi, nei quali la corda dorsale permane durante l’intero ciclo vitale. La notocorda ha origine, durante lo sviluppo embrionale dall’endoderma: esaminando in sezione la disposizione degli organi dei cordati, si trova che al di sopra o parallelamente ad essa decorre il tubo neurale, mentre al di sotto si trova il tubo digerente che si apre all’esterno in posizione cefalica con la bocca e termina con l’ano. Nella parte anteriore del tubo digerente si trovano delle fessure branchiali, che permettono la comunicazione del tubo con l’esterno, e a causa delle quali questa porzione dell’apparato digerente viene denominata intestino branchiale. Queste caratteristiche sono comuni a tutti i cordati durante la vita embrionale e si modificano successivamente in modi assai diversi.
In generale i cordati possiedono una simmetria bilaterale e un sistema circolatorio sanguigno dotato di un organo pulsante posto ventralmente: allo stesso modo sono situati tutti i visceri, cioè ventralmente rispetto alla notocorda e al tubo neurale.
Le differenze che i tre sottotipi dei cordati presentano fra loro sono notevoli, nonostante le affinità embrionali. I Tunicati, che comprendono Ascidie e Salpe, sono considerati come forme inferiori, e a volte addirittura come un tipo a sé: in questi animali il celoma non è presente, e il sistema nervoso centrale dell’adulto è formato soltanto da un ganglio. Nei Cefalocordati invece, il sistema nervoso è costituito dal tubo neurale che percorre tutto il corpo lungitudinalmente mantenendo lo stesso diametro: si conoscono di questo sottotipo sette specie marine, che raggiungono i 7 cm d lunghezza fra cui l’Anfiosso. Hanno una grande importanza filogenetica, in quanto si pensa che dalla loro organizzazione derivi quella dei Tunicati e quella superiore dei Vertebrati. L’Anfiosso è un tipico rappresentante dei Cefalocordati: si tratta di un animale marino dal corpo sottile che vive nella sabbia del fondo, nutrendosi di plancton e di alghe unicellulari. È difficile considerare i Cefalocordati forme ancestrali, poiché le loro caratteristiche regressive, come l’encefalo non differenziato, sono controbilanciate da caratteri assai specializzati come la cavità peribranchiale e le numerose fenditure branchiali.
I Vertebrati, infine, sono composti da forme superiori, man mano che si procede nell’ordine delle loro classi: comprendono i Ciclostomi, i pesci cartilaginei e ossei, gli anfibi, i rettili, gli uccelli, i mammiferi.