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28 Dicembre 2021

Complementi Diretti e Complementi Indiretti

I complementi non sono parti essenziali delle proposizione, ma completano il significato di una proposizione. I complementi rappresentano diverse funzioni a secondo della loro funzione:

es.: Giovanni sorride è una proposizione completa, ma può essere più completa se diciamo, Giovanni mangia con appetito oppure quando ha fame ecc., con appetito e quando ha fame sono complementi.

Riassumendo, i complementi sono quei componenti sintattici che completano ciò che è espresso dai componenti essenziali, soggetto e predicato.

La maggior parte dei complementi dipendono dal verbo (v. esempi precedenti), in questo caso sono complementi verbali

Quando invece un complemento non dipende dal verbo, abbiamo un complemento nominale:

Non ho ancora letto il libro di filosofia. – di filosofia è dipendente da un nome, libro.

complementi diretti e indiretti:

Un complemento diretto è sempre verbale, dipende fa un verbo transitivo, e segue il verbo direttamente, cioè senza preposizione (quasi sempre). il complemento oggetto è l’unico complemento diretto.

Non ho ancora letto il libro di filosofia.

Invece il complemento indiretto può essere verbale o nominale, ed è spesso introdotto da una preposizione, inoltre essi hanno diverse funzioni, di termine, di tempo, di luogo, di causa (verbali), di specificazione, materia (nominali).

Ieri ho telefonato alla mamma; sono tornato a casa in ritardo, ecc.

Complemento oggetto:

Come già accennato, segue il predicato direttamente, senza preposizione, e può trovarsi soltanto con un verbo transitivo nella forma attiva. Determina l’oggetto dell’azione espressa dal predicato. Risponde alle domande. Chi? che cosa? dopo il predicato

Abbiamo mangiato spaghetti al ristorante (che cosa abbiamo mangiato)
Ho visto Luisa al ristorante (chi ho visto?)

In molti casi, il complemento oggetto si individua dall’ordine delle parole, cioè segue il predicato.

Un verbo transitivo richiede il complemento oggetto, in quanto l’azione espressa dal predicato transita al complemento oggetto. Per questo un verbo intransitivo non può avere un complemento oggetto (nella frase Luisa parte oggi – non si può fare la domanda chi o che cosa dopo parte).

A volte un verbo intransitivo ammette un oggetto che ha la stessa natura del predicato, si chiama oggetto interno:

visse una vita felice (vivere e vita hanno lo stesso significato).

A volte una intera proposizione ha la funzione del complemento oggetto, in questo caso si definisce complemento oggetto fraseologico.

Hai visto come si divertiva? come si divertiva ha la funzione di complemento oggetto del predicato hai visto.

Pronomi personali del complemento oggetto:

Quando si deve sostituire un nome con un pronome con funzione di complemento oggetto, si usano i seguenti pronomi:

forma tonica

singolare plurale
prima persona me noi
seconda persona te voi
terza persona lui, lei loro

forma atona

singolare plurale
prima persona mi ci
seconda persona ti vi
terza persona lo, la li, le

Posizione dei pronomi personali nella proposizione:

il pronome di forma tonica segue il predicato

Alla stazione ho visto lei

Il pronome di forma atona precede il verbo, oppure si assimila al verbo nelle forme indefinite e nell’imperativo:

l’ho vista alla stazione (la ho vista – nei tempi composti il participio passato si concorda con il pronome)

pensavo di vederla alla stazione (il pronome si assimila a vedere)

I complementi indiretti servono per aggiungere ulteriori informazioni al significato della proposizione. Si dividono in due categorie:

Complementi indiretti nominali

quando sono sintatticamente dipendenti da un nome o pronome. In questa categoria troviamo il complemento di specificazione e il complemento di materia, e seno introdotti dalla preposizione di.

complemento di specificazione risponde alla domanda di chi? / di che cosa?). Sono di natura possessiva o indicativa/dichiarativa).

indicativi: pieno di gioia; prendo il libro di filosofia; questo libro è il Decamerone di Boccaccio, ho piantato un pianta di pesco.

possessivi: è la casa di Maria; prendo la macchina di Roberto; sono le idee di uno scienziato; non ho ancora letto il libro di filosofia

complemento di materia: è simile al complemento di specificazione, ed indica di che cosa è fatto un oggetto

questo è un tavolo di metallo; vive in una casa di mattoni.

complementi indiretti verbali:

In questa categoria troviamo tutti gli altri complementi indiretti, ed sono quasi sempre introdotti da una preposizione. I più comuni sono:

complemento di terminecomplemento di luogocomplemento di tempocomplemento di mezzocomplemento di modocomplemento di causacomplemento di compagniacomplemento di agente

Complemento di termine: indica la persona, essere, o cosa su cui termina l’azione espressa dal predicato; risponda alla domanda a chi? a che cosa?

la lettera fu spedita a Luisa; ho fatto un regalo a Giorgio

Pronomi personali del complemento di termine:

Quando si deve sostituire un nome con un pronome con funzione di complemento di termine, si usano i seguenti pronomi:

forma tonica

singolare plurale
prima persona a me a noi
seconda persona a te a voi
terza persona a lui, lei a loro

forma atona

singolare plurale
prima persona mi ci
seconda persona ti vi
terza persona gli, le gli, loro

la posizione dei pronomi del complemento di termine è simile alla posizione dei pronomi del complemento oggetto.

questo libro non mi piace; non le ancora parlato; vorrei telefonarle, portagli i miei saluti

nota: quando sono presenti i pronomi del complemento oggetto e di termine, il pronome del complemento di termine precede quello del complemento oggetto.

non te lo posso dire; vuoi darglielo tu? (dare a lui, a lei o a loro)

Complemento di luogo

stato in luogo: esprime dove, nello spazio, si trova un essere o una cosa, risponde alla domanda, dove, in quale luogo

abito a Roma; resto in casa; la pizzeria si trova in via Garibaldi

moto a luogo: il luogo vero cui ci si muove, anche in senso figurato

vado a Palermo; parto per la villeggiatura; più tardi verrò da te; giunse alla disperazione

moto da luogo: indica da dove ci si muove, anche in senso figurato

vengo da Napoli; sono uscito di casa presto; ti vedo al ritorno dall’estero; sono reduce da una brutta esperienza

moto per luogo: indica un luogo reale o figurato attraverso cui ci si muove:

Mentre tornavo a casa,sono passato per via Corsini; prendemmo la via attraverso i campi; questi ricordi mi passano per la mente

Complemento di tempo: esprime il tempo dell’azione o condizione espressa dal predicato.

tempo determinato: mi sveglio ogni mattina alle sette; vado alla festa di pomeriggio

tempo continuato: lo conosco da un mese; ti aspetto fino alle cinque, ho studiato per due ore

Complemento di mezzo: indica l’essere o la cosa per mezzo di cui avviene o si fa qualcosa.

andrò in Italia in treno; andiamo in macchina; con il tuo aiuto posso completare il progetto

complemento di modo: esprime in che modo avviene qualcosa.

non lo faccio di buona volontà; ha studiato con diligenza; la neve cadeva con forza

complemento di causa: indica il motivo per cui si fa o avviene qualcosa.

non esco per il maltempo; piange di gioia; muore di fame

complemento di compagnia: indica con chi o con cui si è o si fa qualcosa

sono uscito con l’ombrello perché piove; andò dalla fidanzata con un mazzo di rose; andiamo in l’Italia con gli amici

complemento di agente: si usa nelle costruzione sintattica passive, esprime da chi o da cui deriva un’azione

il bandito è stato catturato dalla polizia; alla fine fu vinto dal sonno; il progetto fu apprezzato da tutti

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